Le opere realizzate dai ragazzi della sessione internazionale con Eugenio Tibaldi partono da una richiesta fatta ai campers ancora prima di arrivare a Dynamo: portare con sé due rappresentazioni della personale percezione dello spazio, una legata al concetto di disordine e di irrequietezza, l’altra legata al concetto di ordine e di quiete. L’artista ha guidato i ragazzi nella costruzione di un paesaggio impossibile, in bilico tra tensione e pace, costruendo delle rappresentazioni a partire da due opposti, che uniti hanno creato qualcosa di nuovo e totalmente differente dalle immagini di partenza. Le opere realizzate creano un nuovo scenario, dove due foto che rappresentano degli opposti si fondono e danno vita ad una nuova creazione, messa in risalto dalla pittura bianca, che la fa emergere con forza dal fondo.