Adelaide Cioni

Nata nel 1976 a Bologna, Adelaide Cioni attualmente risiede e opera tra Spoleto e Londra.
Dopo aver conseguito due lauree in Storia Contemporanea e in Traduzione Letteraria, nel 2015 ha ottenuto il diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e successivamente ha studiato disegno alla UCLA (University of California, Los Angeles). Nel corso degli anni Cioni ha preso parte a numerose residenze d’artista, sia internazionali che italiane. Inoltre, le sue opere sono state esposte in rinomate istituzioni, quali il MAMbo di Bologna, la Galleria Nazionale di Roma, la Triennale di Milano e il Centro Pecci. L’ispirazione per la ricerca di Adelaide Cioni deriva dalla sua esperienza di traduttrice:

“Il mio lavoro di traduzione mi ha insegnato che viviamo in una costante condizione di approssimazione. E questo non vale solo per chi traduce, ma per tutti: non riusciamo mai a dire esattamente quello che vorremmo dire, o comunque non del tutto. Conviviamo fin dalla nascita con una frustrazione nel linguaggio. Tentiamo di riparare ma ci troviamo comunque con quello scarto: il testo tradotto è altro rispetto all’originale perché in mezzo c’è il traduttore, c’è il nostro corpo, c’è la materia con tutti i suoi accidenti. Questo vale anche per l’arte. E alla fine quello scarto ha un valore, rende una cosa unica.”

Basandosi quindi sull’esplorazione di codici visivi, condivisi da culture diverse in tutto il mondo e attraverso un continuo processo di sintesi, Adelaide Cioni traduce il mondo in segni assemblabili e ripetibili. L’artista porta in campo immagini che richiamano oggetti e dettagli della realtà, collocati in una dimensione sospesa, che sfugge alla narrazione e viene anzi spesso associata alla decorazione. Questi semplici pattern visivi, simili a figurazioni infantili, contribuiscono a una ricostruzione della realtà, in cui il segno stesso diventa un linguaggio funzionale a interpretarla. Nelle opere di Adelaide Cioni il colore è un aspetto importante: diventa forma e volume riempiendo lo spazio. Talvolta, esso viene delimitato da linee di contorno o da tagli di forbici, conferendo alle forme un’identità propria e dando spesso vita ad opere dalle dimensioni ambientali e installative. Ne sono un esempio i suoi “quadri tessili” in cui il colore si traduce nella materialità del tessuto.

Songs

Adelaide Cioni

Esplora l’Art Factory

Art Factory è il cuore creativo della vacanza dove i bambini trascorrono allegri pomeriggi a creare, disegnare, tagliare, incollare, modellare e colorare. È il luogo dove gli artisti trascorrono una settimana condividendo l’esperienza del Camp per realizzare opere collettive o opere singole in cui attraverso il loro linguaggio i bambini riescono a trovare nuove forme di espressione.

 

È il modo in cui Dynamo Camp porta i giovani ospiti a contatto con l’Arte in maniera divertente, immediata e stimolante.

Opere

Le opere sono diverse uniche e speciali proprio perché possiedono la spontaneità dei bambini e la passione dell’Artista . La Star affascina e incuriosisce, fa alzare le antenne ed è in grado di far passare messaggi complessi in maniera semplice e concreta.Per chi ama l’arte e i bambini Dynamo Art Factory è un mondo da scoprire dove ogni opera corrisponde a una donazione per sostenere le attività di DynamoCamp.

Artisti

Ogni estate durante le sessioni sono invitati artisti affermati del panorama contemporaneo. Gli artisti mettono a disposizione il loro tempo e il loro genio concentrandosi su un progetto che coinvolge i giovani ospiti o lanci una “sfida” creativa che viene raccolta da ognuno in maniera personale. Il risultato è un incontro di energia che si fonde alla splendida magia del luogo. L’esperienza è totale e coinvolgente e mentre gl’ artisti trasmettono il loro mondo e le loro visioni i bambini giocando restituiscono ispirazione ed energia ai loro maestri.