Elena ha coinvolto i genitori di una sessione famiglie in un viaggio attraverso le proprie geografie interiori. A partire dalla mappa della città o regione di provenienza, ogni genitore ha lavorato sugli spazi fisici e immaginati, sull’importanza dei luoghi legati alla memoria, arrivando a trasformare un’immagine descrittiva in un’immagine astratta. Attraverso varie tecniche e l’utilizzo di vari strumenti ogni genitore (o coppia) ha quindi ricreato la propria città, arricchendola di elementi della propria storia personale che sulla carta sono stati tradotti in linee, forme, texture. Nella seconda fase il lavoro è diventato collettivo, con l’intervento e la trasposizione degli elementi salienti su quattro grandi mappe del Camp. I genitori si sono consultati e hanno dialogato per decidere quali elementi trasportare sul lavoro collettivo, e in che modo. Sulla mappa del Camp, tra le linee e gli interventi, Dynamo risalta come punto di incontro e di congiunzione tra le famiglie.