Eugenio Tibaldi, artista da sempre attratto dalle dinamiche delle aree marginali, per un lungo periodo ha scelto di vivere e lavorare a Napoli, dove inizia un lavoro che indaga le estetiche informali, intendendo il margine come una condizione spesso più mentale che geografica. La sua idea è di tracciare legami culturali, trovare le connessioni che non passano per i centri cittadini, ma che si esplicano nei luoghi periferici, per riuscire a dare una rappresentazione estetica e proporre un’alternativa evolutiva. In questi anni ha lavorato ad Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, Bucarest, Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana.