Un vero scultore è arrivato a Dynamo Camp: la sfida è quella di piegare il tondino di ferro per rappresentare gli oggetti del proprio desiderio. Davide Dormino, giovane talento, ha scelto un lavoro impegnativo per insegnare ai ragazzi come la realizzazione dei sogni, costi dedizione e fatica.
Con pazienza ha insegnato a ogni ragazzo ad usare il tondino di ferro come se fosse un filo leggero, immaginario con cui disegnare. Il primo esercizio è stato quello di creare una lettera che compone una poesia di Walter Whitman e poi degli oggetti desiderati.
Ha anche condiviso con i ragazzi il tema a lui caro sulla libertà di espressione, che si concretizza nella rappresentazione della sedia, luogo di sosta, dove trascorrere il tempo dedicato a raggiungere l’obiettivo.