Il futuro è inscritto nell’orizzonte di aspettative e nelle pratiche quotidiane che realizziamo.
Šumma Ālu ha proposto ai genitori di Dynamo Camp una pratica di condivisione dei propri desideri volto alla creazione di buone pratiche che riescano a concretizzarli nel futuro.
Il workshop è pensato come atto di divinazione, letteralmente una desidumanzia: de (mancanza) sidus (stelle) manzia (divinazione), ovvero una divinazione del proprio desiderio.
Nel libro Duty Free Art, Hito Steyerl scrive:
Perché una probabilità si realizzi, non basta crederci, bisogna agire come se fosse realtà. Dovrete imitare una realtà che ancora non esiste e giocarci finché non diventi realtà. È così che dal gioco si passa all’azione.
Le immagini emerse dallo scambio reciproco sono state poi concretizzate in due elementi formali: i funghi in cera realizzati partendo da calchi di funghi reali raccolti sugli alberi romani, e un libro d’artista composto dai desideri e dalle pratiche pensate dai partecipanti. Ifunghi si innestano sui muri della galleria a richiamare l’arrampicata, simbolo del Camp.