Maurizio Savini nasce a Roma, studia storia dell’arte e dello spettacolo all’università “La Sapienza “ di Roma .Tiene la sua prima mostra personale a Dusseldorf, attivo anche nel campo della scenografia realizza, come assistente, la scenografia per l’opera lirica Parsifal di R. Wagner, in scena nel teatro di Salisburgo. Deve la sua notorietà alle sculture morbide e fruttate, realizzate con il chewingum. Le sue sculture, difatti, sono realizzate utilizzando la gomma da masticare, nel colore più pop che possa esistere: il rosa Big Bubble. Il panna e fragola diventa, nelle sue mani, un mezzo che permette all’artista un’analisi attenta su aspetti di interesse universale, quali ad esempio la geopolitica e la psicologia umana. Savini sonda le relazioni fra l’essere umano e ciò che lo circonda, i paradossi tra simboli e culture, tra natura e interpretazione data dagli uomini, attraverso un’estetica ipermoderna fatta di oggetti e simulacri monocromatici, al fine di sostenere e costruire una serie di istantanee dell’identità contemporanea. Un’arte, la sua, colta e impegnata, che fa i conti con la leggerezza dell’infanzia, attraverso un materiale dolce e sorprendente, effimero e deperibile, come la realtà in cui viviamo.