L’artista bolognese Adelaide Cioni ha guidato i partecipanti in un percorso di riflessione sul concetto di pattern e segno, incoraggiandoli a esplorare la propria identità attraverso la musica e le sue vibrazioni. Questo processo ha portato ciascuno a riflettere sul proprio modo di risuonare nel mondo e a esprimere la propria unicità sulla tela. Partendo da un segno comune, è emersa la varietà di risultati possibili, dimostrando come un semplice elemento grafico possa trasformarsi in molteplici espressioni, rendendo visibile il ritmo nello spazio. L’opera finale è una grande tela collettiva che raccoglie le tracce lasciate da ogni partecipante, unendo i loro ritmi individuali in una composizione armoniosa.
I pattern creati rappresentano una sfida ambiziosa: un tentativo di puntare verso l’infinito e la natura, un atto di coraggio di fronte a qualcosa di immenso.
In questo contesto, il ritmo prende forma e colore, esprimendo le diverse vibrazioni di chi lo ha generato e dove disegnare un simbolo diventa un atto simile al canto, un modo per vedere la propria esistenza riflessa nel mondo.