Un luogo magico è un luogo in cui sentiamo che tutto è possibile.
Questa la suggestione con cui Osvaldo González Aguiar, artista cubano ma spagnolo d’adozione, ha stimolato i Campers ad immaginare il loro personale luogo magico e ad indagare metodi diversi per rappresentarlo.
Spingendo al limite il concetto contemporaneo di pittura, Aguiar dipinge con il nastro adesivo e la luce, trasformando un materiale comune in un mezzo per veicolare idee poetiche e creare sorprendenti chiaroscuri e giochi di luce e ombra. La tecnica di Aguiar richiama i metodi adottati dagli artisti durante l’embargo cubano, quando le risorse erano limitate e si doveva ricorrere a materiali alternativi per realizzare le proprie opere.
Nella lastra singola il luogo magico ideato da Aguiar insieme ai Campers: uno spazio utopico, frutto di 100 luoghi fantastici e in cui partecipano molti modi di intendere e fare arte. Un luogo immaginifico, ma che nelle sue forme richiama lo spazio della mensa di Dynamo, fulcro energico della vita al Camp.