Matteo Lucca ha proposto un laboratorio in cui i ragazzi hanno preso parte alla realizzazione di sculture di pane. I campers hanno realizzato i calchi in gesso delle proprie mani unite nel gesto del dare o intrecciate con quelle di qualcun altro; poi hanno preparato l’impasto del pane azzimo, divertendosi a mescolare, impastare, stendere. “Avere le mani in pasta” era l’espressione più adatta a questa divertente attività! L’impasto è quindi stato steso sugli stampi delle mani e poi infornato, ottenendo le loro mani di pane e diffondendo un genuino profumo nell’aria. Le mani sono veicolo di incontro e le sculture in pane sono simbolo di nutrimento offerto o ricevuto dall’altro, nutrimento fisico ma anche spirituale.