Mentre a Dynamo Camp si sistemano pennelli e colori per la prima sessione dell’anno, ripercorriamo le sfumature di un 2020 straordynario.
La creatività genera altra creatività – “𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵à 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰” – 𝘏𝘦𝘯𝘳𝘪 𝘔𝘢𝘵𝘪𝘴𝘴𝘦
Per Dynamo Art Factory il 2020 è stato un anno tanto creativo, quanto coraggioso. In apertura l’artista Marco di Giovanni, ispirandosi alle suggestioni dell’Orlando furioso, accompagna i ragazzi della sessione diabete in una metaforica avventura sulla luna, attraverso tre quadri che raffigurano le eclissi lunari e un’installazione di Moleskine singole con i profili dei ragazzi che compongono un orizzonte di montagne.
Poco dopo, in una sessione famiglia, protagonisti diventano i genitori di bambini con bisogni assistenziali specifici e particolari, che sono invitati a mettersi in gioco scrivendo i propri pensieri sulle tavole colorate dell’opera il Terzo Paradiso nel Campus Dynamo, parte del progetto di Michelangelo Pistoletto.
Con la pandemia, l’Arte con l’impronta della Terapia Ricreativa Dynamo rivela il suo potere di abbattere il muro dell’isolamento, divertendosi.
Nelle sessioni online, se Fausto Gilberti coinvolge i bambini nel rappresentare il proprio autoritratto, attraverso il suo iconico omino poi rilavorato in post-produzione, Giuseppe Stampone parte dalla sue celeberrime lettere per instaurare una riflessione sulla tematica dell’ambiente. Così, se per un ragazzo la “O” rievoca l’immensità dell’oceano, per una ragazza dall’altra parte del monitor la “R” ricorda il profumo del rosmarino. Inoltre Andrea Mastrovito
propone un’opera corale, dando vita a un lavoro di tarsia lignea, realizzato trasponendo i bozzetti “virtuali” creati con sagome di figure scontornate dai singoli bambini.
propone un’opera corale, dando vita a un lavoro di tarsia lignea, realizzato trasponendo i bozzetti “virtuali” creati con sagome di figure scontornate dai singoli bambini.
In estate il Camp riapre le porte, a giugno accogliendo utenti straordinari, che in questo momento storico necessitano di particolare sostegno (disabili adulti, nuclei mamma-bambino, minori ospitati in case famiglia) e ad agosto anche le consuete “famiglie-Dynamo”.
Ad unire questi ospiti, e le loro esperienze, è l’opera collettiva del “Canvolante”, progettata dall’artista Franco Losvizzero – Andrea Bezziccheri. L’installazione rappresenta la creatura fantastica del guardiano dei sogni ed è costituita da tante formelle in terracotta con incisi desideri, speranze e aspirazioni dei singoli ospiti del Camp.
In Autunno Dynamo Art Factory fa tappa alla Triennale di Milano, dove Manuel Felisi accompagna i bambini nella realizzazione di grandi tele con le sue iconiche “Vertigini”, mentre al Camp Cristina Gozzini porta i genitori delle sessioni famiglie a sperimentare il disegno nel senso più ampio della parola, come espressione intima e insieme materica, attraverso materiali insoliti dell’opera “Diagrama”
In occasione dell’Open Day 2020 – causa contenimento pandemia – svoltasi in modalità online e con la sola presenza in loco di staff e volontari, la Dynamo Gallery è allestita con i lavori realizzati a più mani da artisti e ragazzi, in aggiunta ai contributi delle opere “Madre” e “Voglio dipingere come voi”, rispettivamente donate da Federico Gori e Emanuel Carfora (Fargo)
Il 2020 si conclude infine con un intervento di street art, che è andato ad arricchire le pareti del Wish Wall del Camp attraverso i versi poetici di Ivan Tresoldi affiancato negli aspetti grafici-illustrativi da Marco Twenty, Emi Artes e Nina Ro . Grazie al contributo di Regione Toscana, nell’ambito del Bando Toscanaincontemporanea2019, lo spazio dove i sogni, i pensieri e i desideri dei nostri ospiti vengono trascritti al loro ingresso o uscita dal Camp, è diventato un luogo ancora più immersivo dove le suggestioni create dall’opera si uniscono a quelle suggerite dalle frasi di chi ha vissuto l’esperienza di Dynamo. La galleria del wish wall aveva visto coinvolto nel 2019 l’artista Emanuel Carfora e i ragazzi della sessione araba. La testimonianza di questo grande lavoro corale e suggestivo è raccontata dai due grandi dipinti esposti in Galleria (che richiamano l’estetica e la palette del “Wish Wall”, tre serigrafie che rappresentano il lavoro grafico di progettazione del muro e un libro composto dalle prove di pittura dei bambini raccolte e rielaborate dall’artista).
Insomma: la creatività genera altra creatività!
Il bilancio di questo anno passato è raccontato da opere straordinarie, realizzate attraverso linguaggi e strumenti diversi e innovativi, con il risultato di una sempre maggiore apertura verso le infinite possibilità espressive dell’Arte e di nuove opportunità di scoperta e meraviglia per gli occhi dei nostri ospiti.