Twin Silos – Living Colours: i progetti di David Tremlett a Dynamo Camp
“Other than demolition, to renew visually was my answer”
“Invece che demolire, rinnvoare visivamente è la mia risposta”.
Questa è la filosofia che muove l’opera di David Tremlett, artista britannico naturalizzato svizzero, che nel corso degli anni ha saputo dare vita a interventi straordinari in tutto il mondo.
Attivo dagli anni 80, Tremlett fa del wall drawing la sua tecnica espressiva principale che considera con un’accezione più scultorea che pittorica. Tratta superfici tridimensionali applicando il colore direttamente con la mani; anima edifici e pareti creando volumi e vibrazioni grazie a uno studio attento del colore e delle sue combinazioni geometriche.
I suoi interventi dialogano sempre con gli spazi che li accolgono, come le pareti della Tate Britain a Londra, il Centro Pompidou a Parigi, Palazzo Butera a Palermo, gli edifici delle Langhe (tra cui la Cappella di Barolo realizzata con Sol Lewitt) e la strada di Ghizzano a Peccioli (PI).
A Dynamo Camp David ha nuova vita ai due vecchi silos situati nell’area del Campus, dove le aziende ospiti di Dynamo Academy svolgono le loro attività di formazione.
Costruiti insieme alle strutture agricole che un tempo sorgevano in quegli spazi, i silos di deposito del grano si ergevano con la loro bellezza di edifici di design industriale, ormai privi della loro funzione e carattere.
La struttura architettonica ha determinato il progetto di disegno, cioè “il cilindrico e il verticale”.
Ogni silo è stato diviso in 3 sezioni: superiore e inferiore in bande orizzontali e la parte centrale più grossa in 12 strisce verticali. Le parti sono state rifinite con una curva o una linea retta. Le campiture dei silos seguono le tonalità del giallo e del verde in una scala cromatica da scuro a chiaro. Le sezioni orizzontali cilindriche di base sono in marrone, in relazione ai colori della terra mentre i rossi e i grigi delle parti superiori si fondono armonicamente con il cielo e le cime degli alberi.
Al termine del progetto i silos si presentano come due “candele” che attraverso le combinazioni di colore rendono vibrante l’impatto tra l’architettura pragmatica degli edifici e la bellezza naturale che li circonda. Le tonalità pastello dell’opera si inseriscono all’interno del Campus dialogando con i colori vivaci del Terzo Paradiso di Pistoletto.
Oltre a questo intervento sulle architetture del Camp, David è stato artista ospite della sessione famiglie di Pasqua, donando a genitori e bambini un’esperienza unica di sperimentazione delle sue tecniche pittoriche.
Il workshop proposto si è ispirato ai bozzetti creati per un ciclo di opere murarie destinate ai soffitti di un palazzo settecentesco, dove le geometrie colorate dell’artista hanno creato nuove connessioni con quadrature e prospettive preesistenti.
Attraverso la combinazione di forme geometriche elementari come quadrati, cerchi e triangoli, le famiglie hanno generato “nuovi spazi” sul foglio.
Con un attento lavoro di stencil, e successivamente attraverso l’uso di gessetti, i genitori hanno colorato gli spazi interni ed esterni creati sul foglio.
Giocando con i pastelli i bambini hanno applicato il colore con le mani, dando vita a una coloratissima installazione di opere.
La delicatezza e la potenza del lavoro di David hanno lasciato una traccia profonda negli spazi di Dynamo e nel cuore delle persone che hanno lavorato al suo fianco.