Giacomo è nato a Parma nel 1974. Si è laureato in Architettura all’Università di Ferrara. Dal 2004 espone e collabora con gallerie private e istituzioni pubbliche.
Giacomo concentra la sua ricerca sulla forza della natura: “Sono affascinato e attratto da una pianta che cresce e prospera in un vaso. In uno spazio ridotto. Un’aiuola, un piccolo giardino, un marciapiede, sono spesso i luoghi in cui germoglia quello che comunemente chiamiamo “verde”. Il verde, sia chiaro, in un contesto urbano è una sintesi di tutto quello che, nel sentire dei cittadini, è natura, dai prati agli alberi ai fiori al cinguettio dei passeri. Mi interessa la natura quando è costretta, dall’uomo e dalle sue esigenze sociali, a essere decoro o riempitivo”.
Nell’opera di Giacomo la Natura resiste all’Artificio. Attraverso la sua tecnica di verniciatura un gruppo di piante viene trasformato in una selva vegetale monocroma di dirompente suggestione visiva. L’impatto è unico, magico e surreale. Questo atto deve essere seguito da una stasi che permetta alle piante di crescere normalmente. Dopo aver dipinto gli arbusti e aver fotografato e immortalato per sempre l’accaduto, è di primaria importanza l’attesa della ricrescita della pianta. Nonostante l’intervento compiuto su di essa la pianta continua a crescere, rendendo così possibile il proseguimento del processo iniziato mediante l’azione performativa. Per questo l’opera ha un ciclo infinito, che potrebbe andare avanti per anni.
Giacomo ha esposto i suoi lavori in molte mostre personali e collettive.